Il farmacista: una figura chiave nel supporto al paziente diabetico

Il farmacista: una figura chiave nel supporto al paziente diabetico

 

Ogni anno, il 14 Novembre si celebra la Giornata mondiale del Diabete, patologia in crescita tra la popolazione mondiale e secondo l’OMS, rilevante problema di salute pubblica1

Questa Giornata è l’occasione per ribadire l’importanza del farmacista, che da anni accompagna il paziente diabetico nelle varie fasi della malattia, dalla pre-diagnosi, al trattamento, all’inserimento del paziente in un team interdisciplinare di professionisti.

Prevenzione del diabete: semplice, efficace

Se consideriamo l’impatto che l’insorgenza del diabete può avere sia per i pazienti che per i sistemi sanitari, risulta fondamentale adottare misure per prevenire lo sviluppo della malattia2.

Occorre sfruttare al meglio e potenziare al massimo la prima linea di difesa verso il diabete3: la Farmacia.

Tra le varie armi a disposizione del Farmacista, balza all’occhio un test per un parametro che nella sua semplicità dimostra un’ efficacia dirompente: parliamo dell’emoglobina glicata (HbA1c).

Facciamo il punto sull’emoglobina glicata

Il test dell’emoglobina glicata, noto anche come test dell’emoglobina A1C o HbA1c, è un semplice esame del sangue che misura i livelli medi di zucchero nel sangue negli ultimi 3 mesi, permettendo di tenere monitorati i livelli di glicemia4.

Il test dell’emoglobina glicata è facilmente accessibile in Farmacia grazie alla strumentazione Point-of-Care, che ha permesso di diffondere e migliorare l’accesso alla prevenzione diabetica, per tutti ed ovunque.

Farmacia ed Emoglobina Glicata

La Farmacia nasce per supportare il paziente nel suo percorso diagnostico-terapeutico e per questo deve offrire servizi affidabili, sicuri e pratici per la Comunità.

Il test dell’emoglobina glicata effettuato in Farmacia riflette queste caratteristiche e dà sicurezza al farmacista ed al paziente grazie ai suoi risultati affidabili dovuti a5:

Bassa intra variabilità biologica dell’emoglobina glicata nei soggetti non diabetici5

● Elevata stabilità dei campioni di sangue intero5

● Maggiore stabilità pre-analitica rispetto al glucosio6

● Nessuna interferenza da parte di fattori acuti (es. stress, attività fisica)5,6

Inoltre, prima del prelievo, il paziente non deve digiunare, non è vincolato a particolari orari per la misurazione, né occorre una preparazione complessa5,6.

Tutte queste caratteristiche rendono l’emoglobina glicata un test molto pratico ed un parametro fondamentale, che opera in concerto con la misurazione della comune glicemia nella diagnosi, nel monitoraggio e nella gestione della patologia diabetica5,6.

La gestione del diabete: scopriamo come il farmacista può educare e aiutare il paziente

Per quanto riguarda il trattamento del paziente diabetico, il farmacista è di primaria importanza per la promozione di uno stile di vita salutare, nonché nel fornire informazioni e suggerimenti.

Sarà fondamentale da parte di entrambi creare un rapporto di fiducia, di rispetto e dialogo reciproco.

Vediamo insieme i seguenti aspetti:

1. Alimentazione e diabete
2. Sport e diabete
3. Emoglobina glicata e diabete
4. Aspetto psicologico e diabete
5. Adesione alla terapia e diabete

ALIMENTAZIONE E DIABETE

Qual è l’alimentazione corretta per il paziente diabetico?

Secondo le raccomandazioni dell’American Diabetes Association (ADA), la terapia nutrizionale per gli adulti con diabete dovrebbe concentrarsi sulla promozione di modelli alimentari sani basati su nutrienti chiave, variati, selezionati e integrati nella giusta quantità, con l’obiettivo di mantenere un peso sano e raggiungere livelli ottimali di emoglobina glicosilata (HbA1c), pressione sanguigna e profilo lipidico. In particolare, la dieta mediterranea è associata a livelli più bassi di HbA1c e a un migliore profilo dei fattori di rischio cardiovascolare 7 .

Un soggetto diabetico dovrà prestare attenzione a tre fondamentali elementi: l’indice glicemico degli alimenti, il carico glicemico e la conta dei carboidrati8.

Scopriamoli insieme8:

Indice glicemico (IG): valore che esprime la rapidità con cui gli alimenti contenenti carboidrati fanno aumentare la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia).

Carico glicemico (CG): indica l’effetto di un alimento sulla glicemia, in base alla quantità di carboidrati che contiene.

La conta dei carboidrati (CHO): permette di adeguare la dose di insulina rispetto al pasto. Bisogna innanzitutto riconoscere quali cibi contengono carboidrati e conteggiarne il contenuto in grammi.

Quali sono i cibi che contengono più carboidrati?8

● Cereali e derivati: pasta, farina, riso, pane, crackers, etc.

● Legumi e patate

● Frutta e dolci

● Latte e yogurt

Come conteggiare il numero di carboidrati presenti?

Si possono consultare tabelle di riferimento che mostrano il contenuto di CHO per 100g di alimento. Per i cibi in commercio si può consultare l’etichetta del prodotto che viene consumato8.

Suggerimenti per il paziente diabetico9:

Aumentare il consumo di frutta fresca, verdure e ortaggi, in quanto ricchi di

vitamine, minerali e fibre.

Preferire il consumo di cereali, riso, pane e pasta integrali invece dei prodotti

raffinati, dato che sono ricchi di fibre e ritardano l’assorbimento dei carboidrati.

Consumare legumi in quanto sono carboidrati complessi a basso Indice Glicemico, sono ricchi di fibre e proteine vegetali.

Prestare attenzione ai grassi utilizzati, dando preferenza all’olio extra vergine d’oliva, frutta secca e pesce.

Sono invece da limitare o evitare9:

Sale, poiché aumenta la pressione arteriosa e la ritenzione idrica.

Formaggi stagionati, in quanto ricchi di grassi saturi. Piuttosto, preferire il consumo di formaggi magri o freschi.

Dolci e bevande zuccherate, ricchi di zuccheri semplici che portano ad un rapido innalzamento della glicemia.

Alcolici, tossici per il cuore, il fegato e l’apparato digerente.

SPORT E DIABETE

Perché è importante che i pazienti diabetici facciano attività fisica?

Praticare l’attività fisica regolarmente migliora il controllo del diabete, riducendo così il rischio di sviluppare complicazioni10.

Quali sono i vantaggi?10,11,12,13,14

● Riduzione del fabbisogno di insulina

● Riduzione del rischio di complicanze legate al diabete, come malattie cardiovascolari

● Miglioramento dell’insulino-resistenza

● Riduzione della necessità di farmaci per il diabete di tipo 2

● Miglior efficienza dell’apparato circolatorio e riduzione della pressione arteriosa

● Rafforzamento dei muscoli e riduzione del rischio di osteoporosi

EMOGLOBINA GLICATA E DIABETE

Perché controllare in farmacia il valore del l’emoglobina glicata?

La misurazione dell’emoglobina glicata conferma il suo ruolo centrale anche nella gestione del paziente diabetico. Infatti, diversi studi hanno dimostrato una stretta correlazione tra il grado di controllo glicemico, valutato in base ai livelli di HbA1c, e il rischio di sviluppo e progressione delle complicanze croniche del diabete5,6.

Questo perché il test dell’emoglobina glicata5,6:

● E’ un valido indicatore del controllo glicemico a lungo termine

● Consente di prevedere meglio lo sviluppo di una malattia cardiovascolare rispetto al glucosio

● Consente lo screening di soggetti con un maggior tasso di complicanze e di soggetti con una maggiore predisposizione alla glicazione delle proteine

ASPETTO PSICOLOGICO E DIABETE

Come supportare a livello psicologico il paziente diabetico?

L’aspetto dell’elaborazione e dell’accettazione del diabete può risultare complesso, sia per gli adulti che incontrano il diabete di tipo 2, ma soprattutto per i giovani che riscontrano il diabete di tipo 115.

Si tratta di una condizione cronica e progressiva, che implica una riorganizzazione dei propri comportamenti e della propria vita, per cui sono necessari tempo e sforzi. Sono state osservate 5 fasi ricorrenti che vanno dalla scoperta della patologia all’accettazione finale15:

1) Shock e Rifiuto: prevalgono le fasi della confusione e della paura, soprattutto riguardo al futuro. In questo momento è importante trovare l’empatia del farmacista o del medico e dei familiari per far sentire il paziente accudito e preso in cura. Inoltre, sarà fondamentale aiutarlo a risolvere paure e timori.

2) Ribellione: il paziente sperimenta una fase di rabbia, verso tutto e tutti. Anche qui sarà fondamentale il supporto del farmacista o del medico.

3) Compromesso: il paziente realizza che dovrà abituarsi alla condizione di malattia cronica, per cui deve accogliere l’idea di includere anche il consiglio del farmacista o del medico nella propria vita.

4) Depressione: per il paziente è possibile sperimentare di nuovo una fase di ricaduta. In questa fase sarà fondamentale da parte del farmacista e del medico condividere le esperienze di altre persone che combattono ogni giorno le stesse sfide e far capire di attraversare questo percorso insieme.

5) Accettazione attiva: il paziente ha trovato un equilibrio e un compromesso nella propria vita. È disposto ad accettare la condizione di diabete e tenerlo sotto controllo.

ADESIONE ALLA TERAPIA E DIABETE

Quali sono i motivi di una scarsa adesione alla terapia per i pazienti diabetici?

Il diabete, tra le varie malattie croniche, è una delle condizioni cliniche che registra un basso livello di adesione terapeutica16. Alcuni studi evidenziano che la percentuale di non aderenza varia dal 42% al 74,3%19.

L’aderenza ai farmaci è legata a migliori risultati per i pazienti e spese sanitarie più contenute. L’inosservanza dei piani terapeutici può influire sulla capacità dei pazienti di controllare i livelli di colesterolo, pressione sanguigna e glucosio, con conseguenti tassi più elevati di morbilità e mortalità17.

Quali sono alcuni fattori che condizionano l’aderenza terapeutica?18,19

Informazione/educazione sulla gestione della malattia: tutti i pazienti diabetici devono ricevere dal proprio farmacista o medico le informazioni legate alla propria condizione. È importante creare un legame di fiducia, di dialogo e rispetto.

Complessità del trattamento: il paziente potrebbe credere che i benefici legati all’assunzione dei farmaci non siano superiori all’impegno richiesto per seguire la terapia e la gestione della terapia farmacologica sia troppo complessa.

Sottovalutare la condizione di diabete: il paziente diabetico può pensare di non seguire le indicazioni prescritte in quanto non è cosciente dell’importanza di seguire le prescrizioni farmacologiche per la sua salute e il suo benessere a lungo termine.

Mancanza di fiducia nell’efficacia del farmaco: il paziente diabetico può sentirsi sfiduciato nel seguire la terapia dato che gli effetti non sono immediatamente visibili.

È fondamentale prendersi del tempo per spiegare al meglio al paziente diabetico tutti gli aspetti legati alla gestione del diabete.

Una mancata adesione ha sempre effetti negativi sulla salute del paziente diabetico17, per cui è importante discuterne, capire le motivazioni e concordare eventuali modifiche possibili al fine di migliorare la cura nel tempo18,19.

Collaborazioni interprofessionali

Infine, è fondamentale il rafforzamento delle collaborazioni interprofessionali, che permettono al farmacista di assumere un ruolo attivo nella gestione ottimale della terapia e nella prevenzione delle future complicanze del paziente diabetico3:

● Un approccio multidisciplinare e coordinato: alcuni studi hanno evidenziato come l’aggiunta del farmacista nella cura del paziente diabetico incrementi i benefici medici20.

● Rinvio verso altri professionisti sanitari: i farmacisti possono svolgere un ruolo di assistenza dei pazienti, consigliando i professionisti sanitari più appropriati. Ad esempio, i pazienti esaminati all’interno di una farmacia che risultano avere potenziali rischi di salute, vengono indirizzati verso un medico.

● Indirizzamento al farmacista da parte di altri professionisti sanitari: i pazienti che beneficiano maggiormente del re-indirizzamento da parte dei medici ai farmacisti per l’educazione/ coaching e la gestione del diabete sono quelli che hanno un passato di scarsa aderenza alla terapia, alti livelli di emoglobina glicata e comorbilità21.

 

 

Bibliografia

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2. Fip.org. 2022. Diabetes prevention, screening and management A handbook for pharmacists. [online] Available at: <https://www.fip.org/file/5071>

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18. Cambiamenti, Trasform-Azione, Coinvolgimento Attivo:Strumenti per… https://aemmedi.it/wp-content/uploads/2017/07/03_Europa-Agrusta.pdf.

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