Tutto quello che devi sapere sulle malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari: informazioni generali

Sono tra le patologie a fare più paura, perché spesso compaiono all’improvviso provocando conseguenze anche molto serie. Di cosa parliamo? Delle malattie cardiovascolari, cioè dei problemi a carico di cuore e sistema circolatorio.

A differenza di quanto si tenda a credere, non si tratta di una sola patologia, ma di un insieme di fenomeni che coinvolgono il muscolo cardiaco e i vasi sanguigni. In Italia rappresentano la prima causa di morte, con una frequenza maggiore negli uomini nei quali la probabilità di insorgenza aumenta con il progressivo avanzare dell’età e in caso di familiarità.

Se rientri in queste casistiche, non ti preoccupare: in questo articolo scopriremo insieme le caratteristiche delle varie patologie e, soprattutto, ti forniremo tutte le informazioni necessarie per proteggerti dalle malattie cardiovascolari.

Quando si parla di queste malattie, proprio partire dalla consapevolezza è la chiave del benessere: la buona notizia, infatti, è che queste patologie si sono prevenire. Come? Innanzitutto conoscendo le patologie cardiovascolari, le tipologie, le cause e i sintomi permette di correggere quegli stili di vita che aumentano la possibilità di comparsa.

Al di là delle condizioni non modificabili, cioè l’età, la familiarità e il sesso, infatti, ci sono anche fattori sui quali è possibile agire. Intervenendo è possibile quindi ridurre o addirittura eliminare il rischio di vedere insorgere una malattia cardiovascolare. 

Quali sono i migliori comportamenti che puoi adottare per prevenire i problemi al cuore?

Per invertire la probabilità di comparsa, basta seguire alcune semplici regole: la prevenzione delle malattie cardiovascolari, infatti, passa da abitudini di vita sane, come l’alimentazione equilibrata, l’abbandono del fumo, l’attività fisica e il controllo del peso.

Fondamentale è anche non sottovalutare i sintomi: se dovessi avvertire i campanelli d’allarme, piccoli e grandi segnali, non sottovalutarli e rivolgiti al medico di famiglia o, in caso di urgenza, al 112. Agendo tempestivamente, si possono evitare le conseguenze più gravi di episodi acuti (come ad esempio l’infarto del miocardio).

C’è, poi, anche un altro grande alleato nella prevenzione delle malattie cardiovascolari: la tecnologia. Periodici screening, attraverso test non invasivi, ti permetteranno di tenere sotto controllo cuore e vasi sanguigni. Questi esami sono spesso più semplici da fare di quello che pensi perché i prelievi ematici e il monitoraggio dell’attività cardiaca e di altri parametri, si possono effettuare anche nella farmacia più vicina.

Scopriamo, allora, cosa sono le malattie cardiovascolari partendo dalla definizione.

Che cosa sono le malattie cardiovascolari?

Le cause delle malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari comprendono tutte quelle patologie che colpiscono il sistema circolatorio, determinando il progressivo restringimento dei vasi sanguigni, fino alla loro completa ostruzione, oppure provocando l’eccessivo allargamento e un eccessivo fluire del sangue. Questi processi possono avere ripercussioni dirette o indirette su diversi organi, principalmente cuore e cervello, ma anche reni e, più in generale, sull’apparato locomotore, ovvero, i muscoli e lo scheletro.

Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia queste patologie rappresentano la prima causa di morte: le malattie cardiovascolari, infatti, sono responsabili del 35,8% di tutti i decessi. La cardiopatia ischemica, in particolare, del 10,5% di tutte le morti e gli attacchi cerebrovascolari del 9,2%. Ogni anno le vittime sono circa 240.000.

Responsabili di queste patologie, sempre secondo il Ministero della Salute, sono diversi fattori. Alcuni di questi, definiti non modificabili, sono:

  • Età: il rischio aumenta con l’avanzare dell’età
  • Sesso: gli uomini sono più a rischio. Nella donna, dopo la menopausa, il rischio aumenta sensibilmente
  • Familiarità: il rischio cresce tra persone con parenti che hanno avuto problemi cardiovascolari quando avevano meno di 55 anni (nel caso degli uomini) o di 65 anni (nelle donne)

Ma le malattie cardiovascolari non devono fare paura: nella gran parte dei casi, lo ricordiamo, le puoi prevenire. Al di là di questi fattori sui quali non è possibile intervenire, ci sono anche condizioni legate agli stili di vita, alle abitudini e ai comportamenti quotidiani sui quali è possibile agire. E, di conseguenza, allontanare se non addirittura eliminare il rischio di insorgenza. Con gli screening potrai verificare periodicamente i valori correlati alle patologie cardiovascolari, una serie di “sentinelle” che permettono di monitorare lo stato di salute dei vasi e, in caso di variazioni significative, di intervenire per tempo.

Ma attenzione a non fare confusione: nel linguaggio comune, con l’espressione malattie cardiovascolari si fa riferimento alle patologie connesse principalmente all’arteriosclerosi, cioè, la perdita di elasticità delle pareti delle arterie, attraverso l’accumulo di varie componenti organiche. Condizione che può arrivare a interrompere il flusso sanguigno. Le più frequenti sono le ischemie del cuore (infarto acuto del miocardio, angina pectoris, le cardiomiopatie, l’insufficienza cardiaca, le aritmie) e le malattie cerebrovascolari (tra cui l’ictus ischemico ed emorragico).

Devi sapere, invece, che il grande insieme delle malattie cardiovascolari, comprende molte altre forme di patologie, sia cardiopatie sia vasculopatie. Nella sezione che segue abbiamo elencato le tante patologie a carico del cuore e dei vasi sanguigni.

Tipologie di malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari includono un vasto elenco di patologie. Vediamo insieme quali sono i principali gruppi secondo la classificazione del Ministero della Salute.

  • Aritmia: è l’alterazione del ritmo o della frequenza del cuore. Il muscolo cardiaco può battere troppo velocemente (in questo caso si parla di tachicardia) oppure troppo lentamente (bradicardia) o, ancora, in modo irregolare (fibrillazione atriale). Nella maggior parte dei casi, le aritmie non sfociano in episodi acuti. Talvolta, però, non permettendo al cuore di svolgere le corrette funzioni, provocano danni agli altri organi, per esempio a cervello e reni.
  • Infarto del miocardio: è la necrosi (ossia la morte) di una parte del muscolo cardiaco provocata dal mancato apporto di sangue (ischemia) per un certo lasso di tempo, in una certa area del cuore. La principale causa dell’attacco cardiaco è la creazione di un trombo, cioè un coagulo, che va a ostruire il passaggio del sangue.
  • Ictus: si tratta dell’interruzione improvvisa dell’apporto del sangue al cervello. Condizione che, di conseguenza, determina la morte delle cellule dell’area interessata e le funzioni controllate da quella zona del cervello. L’ictus può essere ischemico (ostruzione per una placca arteriosclerotica o coagulo di sangue); emorragico (rottura di un’arteria cerebrale); ischemico transitorio o Tia (simile all’ischemico, ma ha durata sotto le 24 ore).
  • Ipertensione arteriosa: si ha quando la pressione sanguigna supera i 140 per la massima o i 90 per la minima. È il principale fattore di rischio dell’ictus, pertanto è bene sono sottovalutare mai variazioni significative di questi valori.
  • Valvulopatie: sono tutte quelle patologie presenti alla nascita o a insorgenza successiva che coinvolgono il funzionamento delle quattro valvole cardiache (mitrale, aortica, tricuspide o polmonare), cioè di quelle sezioni del cuore che, come delle porte a battenti, regolano il flusso del sangue, nella direzione e non momento giusto. Si parla di stenosi quando le valvole si restringono e il sangue fluisce con difficoltà. Se le valvole non si chiudono completamente, determinando un reflusso del sangue, si parla invece di insufficienza (mitralica o aortica).
  • Pericardite: è l’infiammazione della membrana che riveste e protegge il cuore (pericardio). Nella forma “acuta” si manifesta improvvisamente e dura per qualche settimana, nella forma cronica può persistere più di sei mesi.
    Lo scompenso cardiaco: è l’anomalo funzionamento del cuore che risulta incapace di svolgere la normale attività di pompa del sangue. Gli organi e i tessuti, di conseguenza, non ricevono le sufficienti quantità di sangue, causando un accumulo di sodio e acqua, soprattutto nei polmoni. La complicanza più seria è l’edema polmonare, ossia l’eccesso di liquidi nei polmoni.
  • Trombosi venosa profonda: si verifica quando in una vena si crea un deposito di sangue (trombo), causando l’ostruzione parziale o completa del flusso. Normalmente ciò avviene nelle vene delle gambe, delle braccia, dell’addome o del collo. La trombosi può provocare l’embolia polmonare: il coagulo, entrando in circolo, va a bloccare il flusso delle arterie polmonari.

Quali sono i sintomi delle malattie cardiovascolari?

Poiché le malattie cardiovascolari comprendono una serie di problemi differenti a carico del cuore e dei vasi, i sintomi possono variare molto da patologia a patologia. Vediamo quindi di conoscerli tutti attentamente.

Nel caso dell’aritmia cardiaca, è possibile avvertire una pausa momentanea del battito cardiaco o un colpo all’altezza del petto o della gola, oppure un’improvvisa accelerazione o un rallentamento eccessivo.

L’ictus si manifesta, invece, con paresi facciale, deficit motorio degli arti superiori, difficoltà nel linguaggio e di comprensione delle parole. E ancora, sono sintomi dell’ictus l’improvvisa perdita di forza e sensibilità di arto superiore e inferiore della stessa metà del corpo, perdita della vista, dell’equilibrio e mal di testa.

Dolore limitato al torace o irradiato fino alle spalle, al braccio (frequentemente quello sinistro, al collo, alla mandibola, a denti e dorso) sono i principali campanelli d’allarme dell’infarto del miocardio. Il dolore può essere accompagnato da un senso di oppressione al torace e mal di stomaco. Altri segni dell’infarto sono affanno improvviso, sudorazione fredda, nausea e vomito, svenimento, vertigini improvvise, stato d’ansia, debolezza marcata e improvvisa.

Nelle valvulopatie i sintomi sono spesso silenti e vengono individuati in fase di controllo medico.

Nel caso della stenosi aortica, cioè del restringimento delle valvole aortiche, possono essere avvertiti affanno e dolore retrosternale che peggiora con lo sforzo, oppure vertigini e sincope sempre a seguito di sforzo.

Nella stenosi mitralica il paziente riscontra affanno (nelle forme acute anche a riposo), tosse, anche con sangue, facile affaticabilità, palpitazioni, gonfiori ai piedi e alle caviglie. Dopo uno sforzo può comparire anche senso di oppressione toracica che regredisce con il riposo. Alcuni pazienti hanno frequenti bronchiti.

In caso di insufficienza aortica, cioè di chiusura non completa delle valvole, il paziente può accusare affaticamento, sincope, angina da sforzo, affanno da sforzo o da sdraiato, palpitazioni, gonfiori delle caviglie o dell’addome.

Nell’insufficienza mitralica i sintomi sono dispnea (fatica a respirare) che aumenta facendo uno sforzo o da sdraiati, respiro veloce, tosse, facile affaticabilità e palpitazioni.

La pericardite si manifesta con dolore violento o lieve all’altezza del cuore o dietro lo sterno (anche irradiato al collo, al braccio sinistro, al dorso e all’addome). Il dolore peggiora con l’inspirazione e sdraiati a pancia in su, a seguito di colpo di tosse o inghiottendo, si allevia in posizione seduta e chinandosi in avanti. Altri sintomi sono palpitazioni, affanno, tosse secca, debolezza. Se la pericardite è di origine infettiva si possono essere presenti anche febbre, brividi, sudorazione.

Lo scompenso cardiaco è caratterizzato da affanno (anche a riposo o dormendo e migliora con la posizione seduta e peggiora in posizione supina) e gonfiore ai piedi e alle gambe, ridotta tolleranza allo sforzo, affaticamento e debolezza.
Infine, nel caso di trombosi venosa profonda il paziente avverte dolore, tensione e gonfiore a carico di una gamba, che può diventare rossa e più calda della controlaterale.

Prevenzione, alimentazione e rimedi per le malattie cardiovascolari

Prevenzione delle malattie cardiovascolari

Nel caso delle malattie cardiovascolari è comprovata la reversibilità del rischio, intervenendo sui cosiddetti fattori modificabili. Anche tu puoi ridurre, quindi, il rischio di insorgenza di una patologia a carico del cuore o dei vasi. Come? Seguendo queste semplici e importanti quattro regole di vita:

  • Smetti di fumare: la nicotina è il più importante fattore di rischio modificabile. Causa, infatti, accelerazione del battito cardiaco e favorisce il deposito di placche responsabili di occlusione delle arterie. Provoca ipertensione, ischemia (scarsa irrorazione sanguigna) e aneurismi (rottura parete arteriosa)
  • Adotta un’alimentazione sana: il regolare consumo di pesce (due volte a settimana) e di fibre (frutta, verdura e legumi), il limitato consumo di grassi saturi (carne e latticini) e lo scarso impiego di sale contribuiscono a mantenere bassi la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo nel sangue
  • Fai attività fisica: trenta minuti al giorno di attività sportiva, anche leggera, rafforza il cuore e migliora la circolazione sanguigna
  • Controllo il peso: evita di essere in sovrappeso. Può sembrare duro in un mondo dove ogni tentazione per la gola è a portata di mano ma vedrai che questo risultato arriverà di conseguenza se seguirai le due regole precedenti, ovvero, un’alimentazione equilibrata accompagnata da una regolare attività motoria.

Oltre alla prevenzione, è bene ricordare che riveste un ruolo molto importante la diagnosi: se individuate in tempo, le malattie cardiovascolari possono essere trattate attraverso terapie non invasive: cure a base di farmaci che allontanano il rischio di eventi acuti. Talvolta questi ultimi si manifestano repentinamente: pertanto si dimostrano interventi di chirurgia d’emergenza. 

La tecnologia consente sempre più spesso trattamenti di cardiologia interventistica mini invasivi, come ad esempio l’applicazione di micro-valvole e stent senza alcun taglio chirurgico, ma raggiungendo la sede (come ad esempio i ventricoli del cuore) attraverso le arterie. Tecniche che abbattono i rischi operatori e riducono i tempi di convalescenza.C

Come detto, i rischi di problemi a carico del cuore e dell’apparato vascolare sono reversibili o contenibili, con corretti stili di vita, ma anche con il monitoraggio dei parametri cardiovascolari.

Le analisi veloci in farmacia

Abbiamo visto come per proteggersi dalle malattie cardiovascolari e avere un cuore sano, è fondamentale avere uno stile di vita appropriato ma la prevenzione passa anche attraverso le periodiche visite di controllo della propria salute cardiaca.

Se vuoi verificare che cuore e vasi stiano bene, non è sempre necessario andare in ospedale o rivolgersi ad ambulatori medici. Con QuiPuoi è possibile prenotare in una farmacia vicino a casa gli esami per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Quali?

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